Terza Domenica di Quaresima
Domenica di Abramo
Ma chi si crede mai di essere questo sfrontato giovanotto che viene a pontificare in casa nostra? Chi è questo saputello che viene a farci la predica e blatera di cose come la libertà e la verità, come se noi non fossimo liberi e non conoscessimo molto meglio di lui la verità? E ci punta il dito addosso, proprio noi che conosciamo perfettamente tutto quello che un bravo cristiano deve fare per essere irreprensibile e giusto! Cosa vuole da noi?
Fatti una domanda e datti una risposta: sei così sicuro di avere in tasca la verità? Sei così certo che sia sufficiente comportarti in modo perfettamente conforme alle regole per essere giusto? Dio non è una congerie di precetti e di disposizioni, Dio non è una serie di leggi, di articoli, di commi, di postille e di distinguo, Dio non è una circolare ministeriale. Dio è amore e se tu non riesci nemmeno a immaginare che prima di ogni altra cosa viene la relazione d’amore con Dio e con chiunque tu incontri, allora stai dividendo il mondo in due: tu da una parte, seduto sul tuo trono di ineccepibili formalismi, e tutti gli altri dall’altra, poveri sciocchi che finiranno all’inferno.
Ma io non faccio male a nessuno, non rubo, non uccido, non dico parolacce, pago le tasse, non dò fastidio.
Benissimo: ma in tutto questo trovi anche il tempo per amare Dio e per amare chiunque incontri? Chiunque, proprio chiunque, anche chi ti sta sullo stomaco? No, perché se pensi che sia impossibile amare chiunque, proprio chiunque, allora stai già operando una divisione. E chi cerca in tutti i modi di insegnare a dividere è il diavolo, parola che significa appunto “colui che divide”. Vedi tu: se vuoi continuare a dividere te stesso dagli altri allora giudica te stesso e valuta da solo se questo è essere figli di Dio – di colui che unisce – o del diavolo – di colui che divide.
(A. M. Argine)
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