Pasqua di Risurrezione

Gesù ce l’ha fatta. Ha vinto Lui, Lui che sembrava essere il perdente più perdente di tutti, Lui che è stato crocifisso come un delinquente, Lui che è stato flagellato, insultato e manganellato dai potenti, Lui che è stato tradito e rinnegato dai suoi discepoli, Lui che è stato sbeffeggiato dai farisei e dagli scribi, Lui è risorto e ha vinto tutto. La sua vittoria però ha una caratteristica unica, che di nuovo sovverte ogni cosa: Lui non tiene gelosamente in pugno la sua vittoria per spadroneggiare con il suo strapotere e farla pagare a chi lo ha maltrattato. No. Con la sua risurrezione fa vincere anche tutti noi, anche tutti quelli che lo hanno sbattuto in croce. Non ci sono perdenti. Noi tutti partecipiamo a quella vittoria, l’unico sconfitto è Satana. Nella nostra visione umana le regole di ogni gioco prevedono che chi vince, vince per sé e chi perde, perde per sé. Nella visione di Dio, invece, se vince uno vincono tutti. Chiamatela Giustizia, chiamatela Misericordia, chiamatela Amore, chiamatela come volete: oggi la chiamiamo Pasqua.

(A. M. Argine)


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SYN-n.-31-31-marzo-2024

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