Pentecoste

Solennità del Signore

Il senso della festa di Pentecoste è tutto racchiuso in quattro parole che Gesù rivolge ai suoi discepoli poco prima di prendere commiato da loro: “Non vi lascerò orfani”. Nelle nostre società occidentali moderne – per fortuna! – l’essere privi di genitori non è più una situazione gravemente drammatica sul piano assistenziale, sociale ed economico come poteva essere ai tempi di Gesù e potremmo quindi percepire in modo un po’ scolorito questa rassicurazione da parte sua. Ma pensiamo invece a cosa significhi rimanere orfani, e questo vale universalmente in qualunque epoca, come lo spezzarsi irreparabile di un legame affettivo perduto per sempre, che nessuno potrà mai restituire. Ecco, Gesù interviene proprio su questo piano e promette di darci per sempre dei genitori che si prendono cura di noi. Dio è nostro padre e nostra madre, Dio è i nostri genitori eterni, coloro che ci proteggono, ci difendono, hanno cura di noi, non ci fanno mancare le loro premure, il loro affetto, il loro amore. Pentecoste è la festa della mamma e del papà per eccellenza: Dio.

(A. M. Argine)


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SYN-n.-38-19-maggio-2024

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