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II Domenica dopo Pentecoste
L’ansia. Quanta ne abbiamo ogni giorno, quanta ne produciamo, per noi stessi e per gli altri. Tutto è ansia: dalle grandi e gravi vicende del mondo alle piccole e minute preoccupazioni che punteggiano la nostra vita quotidiana. Tutto è ansia, tutto quanto “fa” ansia. […]
Domenica dopo l’Ascensione – VII di Pasqua
C’è una preghiera piccola piccola, che probabilmente moltissimi di noi hanno imparato fin da bambini, che esprime con il linguaggio della tenerezza il concetto dell’avere cura, del proteggere: è la preghiera “Angelo di Dio, che sei il mio custode…”. […]
Domenica prenatalizia
Dio non ci ha guardato dall’alto, da lontano, non ci è passato accanto, non ha avuto ribrezzo della nostra miseria, non si è rivestito di un corpo apparente, ma ha assunto pienamente la nostra natura e la nostra condizione umana. Non ha lasciato fuori nulla, eccetto il peccato: l’unica cosa che Lui non ha. Tutta l’umanità è in Lui. Egli ha preso tutto ciò che siamo, così come siamo. Questo è essenziale per comprendere la fede cristiana.
(Papa Francesco)
IV Domenica dopo Pentecoste
Nessuno va a una festa senza indossare qualcosa di adatto. Non è necessario sia un abito di lusso o particolarmente raffinato: basta che sia un abito adatto. Se qualcuno va a una festa vestito come gli capita, che messaggio comunica? Comunica che non gli importa niente di quella festa, che ci è finito lì per caso e che per lui (o per lei) essere lì o essere da un’altra parte sono esattamente la stessa cosa. […]
II Domenica dopo il Martirio di san Giovanni il Precursore
Gesù non usa mezzi termini, non indora la pillola: ci dice chiaramente che siamo ben lontani da Lui finché ragioniamo con la miope prospettiva terrena di chi crede di avere in tasca la verità, di essere un “giusto”, solo perché ogni tanto legge la Bibbia, va Messa tutte le domeniche e osserva i precetti. Tutto questo non basta per essere “giusti”: giustizia è rivoluzionare nell’amore tutta la propria vita tutti i giorni della settimana, non solo la domenica. […]
V Domenica dopo Pentecoste
Quelle di Gesù non sono mai parole di condanna nei confronti dell’uomo: ciò che viene condannato è sempre il peccato, mai la persona. L’invito che ci rivolge il Signore Gesù è quello di affinare il nostro sguardo, di non fermarci alle apparenze e di osservare in profondità: oltre lo schermo dei limiti umani si trova sempre l’abbraccio misericordioso della vita eterna, e il dono che abbiamo ricevuto è il dono della capacità di vedere questo traguardo. […]