I Domenica dopo il Martirio di san Giovanni il Precursore

Quando san Giovanni dice “Lui deve crescere; io, invece, diminuire” descrive e sintetizza perfettamente la missione non soltanto sua, ma ogni cristiano: amare. L’amore è questo: lasciar crescere non se stessi, ma gli altri, sapendosi tirare indietro e sapendo abbandonare il proprio orgoglio, il proprio egoismo, il proprio desiderio di potere e di superiorità.

V Domenica dopo Pentecoste

Quelle di Gesù non sono mai parole di condanna nei confronti dell’uomo: ciò che viene condannato è sempre il peccato, mai la persona. L’invito che ci rivolge il Signore Gesù è quello di affinare il nostro sguardo, di non fermarci alle apparenze e di osservare in profondità: oltre lo schermo dei limiti umani si trova sempre l’abbraccio misericordioso della vita eterna, e il dono che abbiamo ricevuto è il dono della capacità di vedere questo traguardo. […]

IV Domenica dopo Pentecoste

Nessuno va a una festa senza indossare qualcosa di adatto. Non è necessario sia un abito di lusso o particolarmente raffinato: basta che sia un abito adatto. Se qualcuno va a una festa vestito come gli capita, che messaggio comunica? Comunica che non gli importa niente di quella festa, che ci è finito lì per caso e che per lui (o per lei) essere lì o essere da un’altra parte sono esattamente la stessa cosa. […]

III Domenica dopo Pentecoste

«Non è bene che l’uomo sia solo». Poche parole per dire che la solitudine è un non-bene, cioè che è un male. Poche parole per dire quindi che la solitudine è opera del demonio e non è ciò che Dio ha progettato per i suoi figli. Siamo stati creati dentro una relazione, grazie a una relazione, non possiamo pretendere di essere autosufficienti: abbiamo bisogno dell’altro. […]

II Domenica dopo Pentecoste

L’ansia. Quanta ne abbiamo ogni giorno, quanta ne produciamo, per noi stessi e per gli altri. Tutto è ansia: dalle grandi e gravi vicende del mondo alle piccole e minute preoccupazioni che punteggiano la nostra vita quotidiana. Tutto è ansia, tutto quanto “fa” ansia. […]

Santissima Trinità

Quello della Trinità viene spesso definito un “mistero”, un concetto incomprensibile alla ragione e per questo proposto all’adesione di fede: tre “persone” in una, il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo. Ma non dobbiamo dimenticare che noi siamo creati a immagine e somiglianza di Dio e perciò, in virtù della nostra somiglianza con Lui, anche in noi esiste un’immagine della Trinità. […]